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L’inizio di una nostra nuova avventura

[/vc_column_text][vc_empty_space][vc_column_text][eltdf_dropcaps type=”normal” color=”” background_color=””]E[/eltdf_dropcaps]ro emozionato a Roma. Ritrovarci “vis à vis” dopo un’overdose di monitor mi ha suscitato quel sentimento che ogni tanto ci tradisce e difficilmente si nasconde. E che mai avrei voluto nascondere. Perchè, come non smetterò mai di ripetere, ancor prima di essere l’associazione con la A maiuscola che siamo diventati, Unilavoro è una grande famiglia, in cui non si cela niente, si dice tutto, ognuno vale quanto l’altro; una famiglia che propone, progetta, costruisce, si confronta, si discute. E alla fine concretizza.[/vc_column_text][vc_column_text]

L’emozione e la gioia del Frentani erano le stesse di un bel po’ di tempo fa, quando a Firenze tagliavamo il nastro alla prima delle oltre cento sedi che contiamo oggi. Già, più di cento; da nord a sud tutte importanti, tutte indispensabili per consolidare la nostra filosofia, la nostra, che è sociale e culturale ancor prima che economica; che mira alla crescita, tutela e valorizzazione della piccola e media impresa che era, è, e molto probabilmente resterà ancora a lungo la protagonista indiscussa dell’economia di questa Italia, lo spaccato socio-culturale di un paese che sa di essere grande grazie ai sacrifici quotidiani di tanti, tanti piccoli.[/vc_column_text][/vc_column][vc_row css=”.vc_custom_1454689435732{padding-left: 13% !important;}”][vc_column][vc_column_text]

Oggi, come a Roma, come a Firenze, provo quello stesso sentimento mentre sfoglio l’ultimo traguardo che abbiamo tagliato. Unilavoro aveva bisogno di un suo organo di informazione, gradevole nella forma, riflessivo sui contenuti. Un trimestrale che non sarà solo ‘interno’ ma si propone si farsi sfogliare anche altrove, anche da chi molte volte decide del destino di questo grande spaccato senza conoscerlo nel profondo. Come ‘giurisdizione’ editoriale impone avrà un suo direttore, il vicepresidente nazionale Giovandomenico Guadagno, ma avrà soprattutto tantissime frecce nel suo arco: le vostre, ovverosia quelle di persone qualificate e competenti, capaci di raccontare dove sta andando Unilavoro, dove vuole arrivare, senza mai dimenticare però da dove è iniziata la storia della nostra realtà associativa oggi consolidata nel panorama nazionale. Un risultato quest’ultimo raggiunto grazie al lavoro, alla passione e alla dedizione di una grande squadra che opera quotidianamente nelle sedi territoriali, che può avvalersi di una fitta rete di consulenti e professionisti di settore altamente qualificati. Ringraziarvi uno ad uno per il vostro impegno mi sembra il minimo che potessi fare.

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di Vito Frijia
Segretario Nazionale Unilavoro PMI

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