Lavoro & Crescita

REDDITI ITALIANI, I DATI 2020 DEL MINISTERO DELL’ECONOMIA

REDDITI ITALIANI, I DATI 2020 DEL MINISTERO DELL’ECONOMIA

I dati dei redditi degli italiani del 2020 pubblicati dal ministero dell’Economia testimoniano un calo per tutte le categorie di lavoratori e riportano alla luce il problema della capacità del fisco di raggiungere tutti i contribuenti.

Solo il 4% circa dei contribuenti, vale a dire 1,6 milioni di persone, ha dichiarato un reddito pari o superiore a 70.000 €. Un’altra fetta di popolazione, circa il 70%, guadagna tra i 15 mila e i 70 mila € mentre il restante 27% circa non supera i 15 mila.

Sullo scalino più alto del podio si posizionano gli autonomi con una media di 52.980 €, seguono i lavoratori dipendenti con 20.720 € e gli imprenditori titolari di ditte individuali con 19.900 €. A percepire il reddito più basso, con una media di 18.650 €, sono i pensionati, unica categoria che nel 2020 non solo non ha perso nulla ma ha anzi visto un rialzo del 2%.  

La perdita più grande è stata subita dai redditi d’impresa (- 11%), dai redditi di partecipazione (- 10%) e da quelli da lavoro autonomo (- 8,6%). Rispetto al 2019 si sono persi complessivamente quasi 20 miliardi di euro.

A livello territoriale il reddito medio più alto (25.330 €) si registra in Lombardia mentre quello più basso in Calabria (15.630 €).

Anche per quanto riguarda l’Iva lo Stato ha segnalato nell’anno del Covid un volume d’affari più basso: 3.195 miliardi di euro (calo del 10,2%). Un calo che non è distribuito proporzionalmente tra i lavoratori: tour operator e guide turistiche hanno subito una riduzione del 73%, trasporti aerei di merci o passeggeri del 61%. Discorso contrario per corrieri/servizi postali e studi di architettura/ingegneria che hanno invece avuto un incremento delle entrate rispettivamente del 40% e del 45%.

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