Lavoro & Crescita

CONSUMI, A MARZO CALA ANCORA LA SPESA DELLE FAMIGLIE

CONSUMI, A MARZO CALA ANCORA LA SPESA DELLE FAMIGLIE

CONSUMI, A MARZO CALA ANCORA LA SPESA DELLE FAMIGLIE

RESISTONO RISTORAZIONE, COMPARTO VIAGGI E CASH & CARRY

Secondo gli ultimi dati i consumi delle famiglie in Italia sono ancora in discesa. A marzo di quest’anno si registra una flessione del 19,3% rispetto allo stesso mese del 2019. Con un calo vicino a un terzo, a soffrire di più sono il comparto dell’abbigliamento e degli accessori mentre il retail non food e la ristorazione, con un -8,7%, hanno ridotto la forbice con il periodo pre pandemia. Anche il comparto dei viaggi inizia a dare segni di ripresa dopo una battuta d’arresto durata due anni (-18%).

Dopo la pandemia, a rincarare la dose è stata la guerra che ha fatto salire i prezzi delle materie prime e dell’energia e scendere, di conseguenza, la fiducia dei consumatori.

Per quanto riguarda i canali di vendita a registrare l’andamento peggiore sono gli outlet (-28,4%), le vie dello shopping (-27%) e i centri commerciali (-25,8%). Resiste invece lo shopping di prossimità (-8%). Sotto questo punto di vista il Covid ha cambiato le abitudini degli italiani, che prediligono fare acquisti online.

Sempre a marzo è crollato il valore degli acquisti nei supermarket (-9,5%), negli iper (-3,1%) e nei discount (-1,5%). Rimangono invece stabili i negozi specializzati (+0,6%) mentre i cash & carry vedono addirittura un balzo del 61% che da inizio anno si riduce a un buon +41%. A differenza dello scorso anno quando nel weekend di Pasqua (3-5 aprile) l’Italia era in lockdown, quest’anno non ci sono state restrizioni, dunque le attività di ristorazione hanno potuto lavorare a pieno regime, con una maggiore esigenza di fare rifornimenti nei cash & carry. Anche la variabile dei rincari ha influito: i ristoratori hanno iniziato a fare scorte più importanti per paura di spendere di più in futuro. 

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