Lavoro & Crescita

OCCUPAZIONE, L’TALIA “INVECCHIA” ANCHE SUL POSTO DI LAVORO

OCCUPAZIONE, L’TALIA “INVECCHIA” ANCHE SUL POSTO DI LAVORO

Secondo i dati Eurostat nel 2021 nel nostro Paese lavoravano in media 4 milioni e 588mila persone tra i 55 e i 64 anni, aumentati di 1 milione e 775mila rispetto a 10 anni prima. È un trend che riguarda tutta l’Europa in cui i lavoratori nella fascia più alta sono aumentati di oltre 11,5 milioni.

Per rendere meglio l’idea: nel 2021 in Italia nella fascia di età in questione lavorava il 53,4% delle persone, percentuale aumentata del 15,9% rispetto al 2011. Il dato è ancora più evidente per le donne dove con il 44% si registra una crescita di 16,1 punti.

Per quanto riguarda i giovani invece negli ultimi 10 anni, sulla base delle serie Istat che considerano occupato chi è in cassa integrazione da oltre tre mesi, i lavoratori tra i 15 e i 34 anni sono diminuiti di quasi un milione di unità (da 5,88 milioni nel 2011 a 4,90 milioni nel 2020). E se si guarda al 2001 la forbice si allarga ulteriormente perché gli occupati in questa fascia di età erano 8,3 milioni, oltre 3 milioni in più.

Le cause del fenomeno sono varie e vanno dalle riforme sulle pensioni (che hanno posticipato l’età di congedo dal lavoro) al miglioramento sul fronte dell’istruzione (che porta i ragazzi ad affacciarsi più tardi sul mercato del lavoro), senza dimenticare la crescita dei Neet, ragazzi di età compresa tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano.

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