Lavoro & Crescita

PIL-CRESCITA: ITALIA ULTIMA NELL’EUROZONA PER RECUPERO LIVELLI PRE-COVID

PIL-CRESCITA: ITALIA ULTIMA NELL’EUROZONA PER RECUPERO LIVELLI PRE-COVID

Secondo i nuovi numeri sull’economia diffusi ieri dalla commissione UE l’Italia si posiziona ultima nella classifica dell’Eurozona per quanto riguarda la crescita reale del Paese che quest’anno si aggira intorno allo zero in quanto la dinamica del Pil è limitata all’eredità del rimbalzo del 2021. Rispetto al passato però la frenata nelle ambizioni di crescita, che taglia di 1,7 punti la stima invernale portandola dal +4,1% al +2,4%, è chiaramente legata allo scoppio della guerra in Ucraina. Il 2,4% calcolato dalla commissione arresta la stima della crescita italiana sette decimali sotto il 3,1%, obiettivo fissato dal Governo nel Def di aprile.

Mentre la traiettoria del deficit (5,5% quest’anno e 4,3% il prossimo secondo la UE) non mostra grandi differenze con quella ipotizzata dal Governo, nella discesa del debito il distacco è ben visibile: Bruxelles prevede un 147,9% nel 2022 (nove decimali sopra l’obiettivo del Governo) e un 146,8% nel 2023 (qui la distanza rispetto alle previsioni del Def sale all’1,6%).

Il motore della crescita nel 2022 è attribuito in Italia ai consumi interni, che secondo il Governo cresceranno del 2,9% mentre per l’UE si fermeranno a un +2,2%. A fine 2023 il prodotto italiano supererà dell’1,3% i livelli del 2019, nettamente sotto l’Eurozona che sarà arrivata a +3,4%. La crescita italiana nel biennio 2021-2023 è buona (+10,2%) ma è il risultato soprattutto del rimbalzo del 2021.

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