Lavoro & Crescita

INCENTIVI IMPRESE, ACCORDI TRA STATO E REGIONI PER TAGLIARE LE MISURE DOPPIONE

INCENTIVI IMPRESE, ACCORDI TRA STATO E REGIONI PER TAGLIARE LE MISURE DOPPIONE

Gli accordi tra Stato e Regioni per semplificare la mappa degli incentivi alle imprese sono al centro del disegno di legge delega approvato la scorsa settimana dal Consiglio dei ministri e che deve passare al vaglio del Parlamento. Una volta trasformato in legge richiederà una serie di decreti legislativi da adottare entro 2 anni. Il riassetto era già stato agganciato come collegato alla legge di bilancio 2022 e poi approvato dal Governo Draghi a maggio dello scorso anno, per poi decadere con la fine della legislatura. Il ministero delle Imprese e del made in Italy (Mimit) ha rivisto e ampliato il testo, nel frattempo collegato alla nuova legge di bilancio. Il punto di partenza è una mappa di 229 interventi che fanno capo alle amministrazioni centrali e 1.753 gestiti dalle Regioni.

I principi generali

Il riassetto dovrà partire da alcuni punti fermi tra i quali la misurazione dei reali effetti e dell’utilizzo da parte delle imprese e la parità di risorse finali. Si punta a «evitare duplicazioni e sovrapposizioni» tra soggetti diversi che gestiscono le misure, anche mediante abrogazione di quelle ridonanti, e alla «pluriennalità e certezza dell’orizzonte temporale».

Il rapporto con le Regioni

Al centro dei principi e criteri che devono muovere la delega proprio l’intesa con le Regioni che ha l’obiettivo di concentrare gli sforzi su misure efficaci ma che non siano dei doppioni. Il coordinamento e la compartecipazione finanziaria potranno passare anche attraverso specifici accordi programmatici tra lo Stato e le Regioni.

Gli ambiti

La riorganizzazione toccherà i principali ambiti di intervento del Mimit, cioè la ricerca e lo sviluppo, l’innovazione e la formazione, l’accesso al credito, l’efficientamento energetico e la transizione ecologica, la transizione digitale, la valorizzazione delle produzioni nazionali e del made in Italy, l’attrazione di investimenti esteri, il sostegno all’imprenditoria giovanile e femminile.

La programmazione

Gli atti programmatici dovranno definire obiettivi di sviluppo, tipologie di interventi, cronoprogramma di attuazione e quadro finanziario delle risorse. I decreti attuativi dovrebbero poi portare alla programmazione degli incentivi da parte di ciascuna amministrazione competente «per un congruo periodo temporale, in modo da assicurare un sostegno tendenzialmente continuativo e pluriennale».

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