ISTAT, IN ITALIA CRESCE L’OCCUPAZIONE MA È ULTIMA IN UE
Nel 2022 l’occupazione in Italia è cresciuta di 1,9 punti percentuali (362mila unità in più), quindi oltre la media dei Paesi dell’Ue (+1,5 punti). Nonostante l’incremento, il tasso di occupazione a dicembre 2022 era al 60,1%, contro il 69,9% della media europea. Su questo dato incidono 2 fragilità croniche: il tasso di occupazione femminile – che al terzo quadrimestre 2022 si attestava al 52,1% a oltre 13 punti di distanza dalla media europea (65,3%) – e il tasso di disoccupazione tra i giovani under 25, a dicembre 2022 al 22,1% contro il 15% della media europea.
A trainare l’aumento dei posti di lavoro è stata la componente a tempo indeterminato, passata negli ultimi 12 mesi – secondo le stime della Fondazione Adapt – dall’82,6% all’83,8%.
Un altro elemento interessante sul nostro mercato del lavoro è evidenziato dall’Ocse che ha rapportato l’aumento del tasso di impiego tra la fase pre-Covid (cioè l’ultimo trimestre del 2019) al terzo trimestre del 2022: l’Italia è nella media Ocse (+1%) mentre la Germania e la Francia sono cresciute meno.
Continua in Italia il mismatch tra domanda e offerta di lavoro: il sistema Excelsior stima che il 45,2% delle assunzioni programmate ad aprile sono di difficile reperimento con una crescita di 4,8 punti percentuali rispetto ad un anno fa.