AFA A LAVORO, LE DECISIONI DEL GOVERNO
Ieri, martedì 25 luglio, si è tenuto il tavolo di confronto tra imprese, parti sociali e ministero del Lavoro e della Salute sul tema dell’afa a lavoro. L’incontro ha portato ad un decreto molto snello, senza lo smart working che era stato annunciato.
Delusione da parte dei sindacati maggiori che invece chiedevano un protocollo con cui fermare ogni attività lavorativa nelle giornate in cui fossero superati i 32-33 gradi, con una tutela non solo per i contratti indeterminati ma anche per gli stagionali, i rider, le partite Iva e i collaboratori.
Positivo l’intervento per edili e agricoltori (che beneficeranno della CIG) ma viene rilanciata la proposta di arrivare ad un “accordo trilaterale” firmato da aziende, sindacati e governo su temi caldi come gli orari di lavoro, le pause, i dispositivi di sicurezza, la sorveglianza sanitaria e il lavoro agile.
Le maggiori perplessità- recepite dal governo- avanzate dai sindacati datoriali e dalle imprese sottolineano come ogni settore produttivo sia diverso e queste regole di carattere generale rischierebbero solo di compromettere la stagione turistica creando ulteriori difficoltà al lavoro delle piccole e medie imprese.