SICUREZZA SUL LAVORO, AL VAGLIO UN NUOVO PACCHETTO DI NORME PIU’ STRINGENTI
Mentre proseguono senza sosta le ricerche del quinto operaio ancora disperso nella voragine di macerie in via Mariti a Firenze e la Procura del capoluogo toscano è soltanto all’inizio di un’indagine aperta al momento a carico di ignoti, con l’accusa di crollo colposo e omicidio colposo plurimo, in questi giorni il Ministero del Lavoro si è messo all’opera per un pacchetto di norme ad hoc per la sicurezza sul lavoro da sottoporre in tutta fretta all’attenzione del Consiglio dei Ministri (anche se nelle ultime ore sono emersi alcuni “dettagli” che devono essere valutati in collaborazione con Inps e Mef).
Tutela della sicurezza nella filiera degli appalti, capolarato e lavoro a nero i tre focus principali su cui ci si è concentrati. Per quanto riguarda il capitolo appalti e subappalti l’intenzione del governo sarebbe quella di estendere le norme dei CCNL, estendendo a questi lavoratori il contratto collettivo applicato maggiormente nel settore. Sul fronte della lotta al lavoro sommerso si sta pensando ad una sorta di “Rottamazione” di una parte del dovuto nel caso in cui la ditta in questione versasse immediatamente i contributi dovuti ai lavoratori. La novità riguarda invece il “Bollino blu”, da assegnare alle ditte in cui, nel caso di controlli degli ispettorati, non dovessero emergere irregolarità di alcun genere. Il riconoscimento consentirebbe alla ditta di non essere sottoposta a nuovi controlli per un determinato periodo. A proposito di controlli, nel 2024 si potrà raggiungere quota 100.000 (rispetto ai 70.000 del 2023) grazie al rimpolpo di qualche tempo fa dell’Ispettorato con 850 nuove unità. In ultimo, il capitolo formazione: si punta ad un’individuazione delle ore necessarie da stabilire in base alle difficoltà delle mansioni da dover svolgere.
