Assunzioni: aprile con il segno +
446.280 le assunzioni previste ad aprile 2024 che registra un incremento di circa 3.000 unità rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, come riportato nel Bollettino del Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e dal Ministero del Lavoro.
Tuttavia, considerando il trimestre aprile-giugno, si evidenzia una diminuzione di 46.410 ingressi nel mondo del lavoro rispetto all’analogo periodo del 2023.
Nel dettaglio, le piccole imprese con meno di 50 dipendenti hanno programmato il 64,5% delle nuove assunzioni ad aprile 2024. L’industria è il settore con il maggior numero di nuove entrate, soprattutto grazie al comparto delle costruzioni, con 43.000 nuove assunzioni nel mese e 143.000 nel trimestre. Nel settore dei servizi, la filiera turistica presenta il maggior flusso di assunzioni, con 105.000 contratti previsti per aprile e 319.000 entro giugno, seguita dal commercio e dai servizi alle persone.
La tipologia contrattuale maggiormente adottata è quella a tempo determinato, rappresentando il 66% del totale, seguita dal tempo indeterminato (25%), dall’apprendistato (6%) e da altri tipi di contratto (3%).
Dal punto di vista geografico, si nota un aumento nelle regioni del nord Italia, con un incremento nel mese in corso di 12.000 unità rispetto ad aprile 2023, mentre si registra una tendenza negativa nel Centro e nel Mezzogiorno.
Il Bollettino evidenzia anche le difficoltà nel reperimento di alcune figure tecniche, come gli ingegneri (62,5%) e gli analisti e specialisti nella progettazione di applicazioni (55,7%). Tra le figure impiegatizie, si riscontrano carenze di addetti agli sportelli (51,7%), mentre tra gli operai specializzati, quelli nel settore tessile-abbigliamento sono particolarmente difficili da trovare, con un tasso di reperimento sono difficili da reperire per il 70 % delle aziende
Infine, riguardo alla domanda di lavoratori immigrati, sono previste 88.000 assunzioni ad aprile, corrispondenti al 19,8% del totale. I servizi operativi di supporto ad imprese e persone si confermano come il reparto con maggior necessità di manodopera straniera, seguiti dai servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio (30,3%), dalle costruzioni (28,6%), dalla metallurgia (21,2%) e dal legno-arredo (20,1%).