OCCUPAZIONE, UN APRILE POSITIVO. MA SUI GIOVANI ANCORA NON CI SIAMO
Un balzo fino al 62,3%.
E’ l’Istat ad aver certificato che nello scorso mese di aprile il tasso di occupazione nel nostro paese ha raggiunto un dato statistico mai più toccato negli ultimi vent’anni (516.000 occupati in più rispetto allo stesso mese del 2023). Altra percentuale a cui guardare fiduciosi è quella inerente alla disoccupazione, scesa del 6,9% e attestatasi così su un dato mai più rilevato dal 2008. A rimanere stabile invece (in rapporto al mese precedente, marzo) è la disoccupazione giovanile (fascia età 15-24 anni), ancorata al 20,2%. Il primo dei tre dati sopracitati acquisisce maggior spessore alla luce delle tipologie di rapporti lavorativi stipulati, visto che i contratti a tempo indeterminato sono aumentati di 444.000 e quelli a termine diminuiti di 82.000. Numeri questi che si aggiungono al -2,3% di persone che ad aprile cercavano lavoro rispetto a marzo e al -0,2% di inattivi. Resta in ogni caso alta l’attenzione sulla disoccupazione giovanile che non solo non ha dato cenni di miglioramento ma ha evidenziato (rapporto Inapp) un tasso veramente alto di diciotto-ventinovenni che lamentano la scarsa qualità delle offerte di lavoro ricevute: addirittura uno su due i giovani in quella fascia di età che hanno parlato di proposte per periodi brevi e di paghe ben al di sotto delle aspettative.