INFLAZIONE: IN EUROPA SCENDE, IN ITALIA CONTINUA A SALIRE
Il dato preliminare di novembre sull’inflazione italiana, registrato dall’Istat, evidenzia la settima crescita mensile consecutiva, con l’unico parziale sollievo rappresentato dalla stabilità del dato annuo (11,8%). Al contrario, in Europa l’inflazione a novembre è scesa al 10% (rispetto al 10,6% di ottobre).
Tornando alla situazione nel nostro Paese, da una parte rallentano i prezzi dei beni energetici non regolamentati (da +79,4% a +69,9%), degli alimentari non lavorati (da +12,9% a +11,3%) e dei servizi relativi ai trasporti (da +7,2% a +6,8%); dall’altra accelerano energetici regolamentati (da +51,6% a +56,1%) e alimentari lavorati (da +13,3% a +14,4%). Così, i rincari annui sul carrello della spesa salgono a +12,8%.
I rialzi dei prezzi creano ricadute anche nei consumi interni: da gennaio, per nove mesi consecutivi, i volumi dei generi alimentari su base annua si sono sistematicamente ridotti.
«Se nei prossimi mesi – commenta l’Istat – continuasse la discesa in corso dei prezzi all’ingrosso del gas e di altre materie prime, il fuoco dell’inflazione, che ha caratterizzato sin qui l’anno in corso, potrebbe iniziare a ritirarsi». Anche se ad oggi si tratta solo di una speranza, qualche segnale positivo arriva dal resto del mondo: negli Usa il dato di ottobre (7,7%) è il più basso dell’anno.