ENERGIE RINNOVABILI, CRESCE IL NUMERO DELLE IMPRESE MA RESTIAMO DISTANTI DAI TARGET IMPOSTI AL 2030
Nel 2023 sono state ben 4.400 le nuove imprese operative nella filiera delle energie alternative. Un numero importante che è andato ad aggiungersi alle 33.255 che contavamo nel 2022, per un totale quindi che ammonta adesso a 37.655. Sono i numeri emersi da “Filiere del futuro, geografia produttiva delle rinnovabili in Italia”, report reso noto in questi giorni curato dalla Fondazione Symbola e da Italian Exhibition Group. Dal focus si evince che il 74,4% di queste è operativo nel fotovoltaico, il 37,1% nell’eolico, il 23,2% nelle bioenergie. In merito agli specifici settori in cui queste operano, risalta il 39,2% di quelle che si occupano di manutenzione e installazione, seguite da chi produce energia (13,8%), dal commercio (12,3%), dalla manifattura (9,6%), gestione e affitto immobiliare (6,4%) e consulenza, monitoraggio e collaudo (6,1%). Per quanto riguarda invece la loro collocazione geografica, con le sue 6.035 imprese è la Lombardia la regione col numero più rappresentativo, seguita dal Lazio (4.084), dalla Campania (3.490), dalla Sicilia (3.018) e dal Veneto (2.981).
Un numero importante se si guarda agli anni passati, ma ancora ben distante dall’opera di decarbonizzazione che l’Europa ci chiede di realizzare entro il 2030, che ne prevede almeno il triplo, con le 37.655 attuali che dovranno diventare dunque 112.965, e un tasso di riduzione delle emissioni che deve attestarsi intorno al 5% annuo. Diversi i paletti che non fanno gioco alla causa: su tutti gli eccessivi vincoli burocratici, che continuano a rallentare le installazioni soprattutto nel ramo eolico.